Il progetto “Fuori uso” nasce dall’esigenza di intercettare i cambiamenti culturali e sociali e di calare il teatro nel quotidiano, con le sue forme di comunicazione, per diventare il mezzo più efficace di una nuova forma di dialogo con le giovani generazioni. Attraverso interviste somministrate a giovani di diverse estrazioni e condizioni sociali abbiamo raccolto testimonianze reali di situazioni e condizioni dei giovani di oggi. La scena si svolgerà all’interno dell’ascensore di un palazzo di Roma, in cui si ritrovano per caso quattro ragazzi. Ma prima che l’ascensore arrivi al primo piano, si blocca. Inizia così una improbabile conversazione tra quattro sconosciuti diversi nelle ambizioni, nei gesti e nella formazione ma accomunati dalla stessa irrequieta instabilità. Quattro figli di una generazione che si impone al mondo, con l’instabilità del tempo ma anche con la scompigliata e brillante ironia che questa generazione post-covid ha saputo reinventare.
Sinossi dell’opera: Dentro l’ascensore di un palazzo liberty di Roma, intorno a mezzogiorno, si ritrovano per caso quattro ragazzi. Giovanni arriva per primo. Ha diciassette anni ed é diretto al quarto piano per andare da suo nonno, un vecchio avvocato settantenne che ad ogni visita del nipote allunga cinquanta euro e una lista di affettuose ammonizioni. Edoardo si accoda a Giovanni dentro l’ascensore; si conoscono ma non si salutano nemmeno. Lui ha vent’anni, un liceo finito per intercessione del padre e un ciuffo ribelle che nasconde anima e occhi. Edoardo pigia sul tasto che riporta il numero 7, l’attico, casa sua. In verità, però, per lui tornare a casa significa fare i conti con il fallimento della propria famiglia e con la propria inadeguatezza nel mondo. Al secondo piano invece dovrebbe fermarsi Disna, sedicenne carina e timida, figlia di una srilankése che da anni lavora per la famiglia di un medico. È Giovanni a farle cenno di salire perché lei tentenna sulla porta dell’ascensore indecisa se accodarsi a quei ragazzi o meno. E infine, di corsa, con i suoi mille fogli e le sue strampalate speranze giunge Emma. Ha il fiatone e ventidue anni sofferti. Lei dovrebbe salire al quinto piano, diretta dalla prima casa editrice che accetta di darle un appuntamento. È emozionata e come sempre in ritardo. Quando Emma si chiude la porta di quello spazio angusto alle spalle crolla un estenuante silenzio rotto solo dal rumore dei quattro click su tasti diversi. Ma prima che l’ascensore arrivi al primo piano, chiuso tra le possenti mura di cemento del palazzo, si blocca. Inizia così una improbabile conversazione tra quattro sconosciuti diversi nelle ambizioni, nei gesti e nella formazione ma accomunati dalla stessa irrequieta instabilità. Sono loro quattro figli di una generazione che si impone al mondo, con l’instabilità del tempo ma anche con la scompigliata e brillante ironia che questa generazione post-covid ha saputo reinventare.
19 luglio 2024 – ore 21:00
ARENA DEL TEATRO TOR BELLA MONACA
Via Bruno Cirino 5 – Roma
BIGLIETTO UNICO a 10 EURO
Per info e prenotazioni: scrivete via whatsapp al numero 349.4648468,
precisando nome, cognome, numero dei posti, titolo e data dell’evento.