RIAPRE AL PUBBLICO IL PIU’ BEL ROSETO DEL MONDO

Come da tradizione, il 21 aprile, in occasione del Natale di Roma, il Roseto comunale, splendido giardino che ospita una straordinaria collezione di rose, riapre al pubblico.

Sorprendente spettacolo di profumi e colori con una magnifica vista che spazia dal Colle Palatino al campanile di Santa Maria in Cosmedin, alla cupola della Sinagoga e al Vittoriano, fino all’osservatorio di Monte Mario, il Roseto di Roma si trova alle pendici dell’Aventino, appena sopra il Circo Massimo, in un luogo dedicato ai fiori già dal lontano III secolo a.C.

La parte più estesa del roseto – che nella sua totalità si sviluppa su circa 10.000 metri quadrati – ospita circa 1.200 specie di rose provenienti da tutto il mondo, persino dalla Cina e dalla Mongolia. Fra le più curiose, la Rosa Chinensis Virdiflora, dai petali di color verde, la Rosa Chinensis Mutabilis, che cambia colore con il passare dei giorni e la Rosa Foetida, una rosa bellissima ma maleodorante. L’altro settore, più piccolo, è destinato alle rose che partecipano al Concorso Internazionale “Premio Roma per le Nuove Varietà”, che si svolge ogni anno il terzo sabato di maggio.

Al 10 ottobre del 1933 risale la prima edizione della prestigiosa manifestazione che incoronò per la categoria “rose italiane” la varietà Saturnia, ottenuta dall’ibridatore Domenico Aicardi di Sanremo e per quella “rose straniere” la varietà spagnola Condesa de Sastago, del rosaista Pedro Dot.

Tale classificazione, poco tecnica ma che garantiva sempre un riconoscimento agli ibridatori italiani, venne mantenuta sino al 1954. Dal 1955, le categorie divennero “Floribunde”, ovvero rose con fiori a mazzetti, e “HT”, rose con fiore singolo per ogni stelo.

Le rose partecipanti al Premio Roma, esemplari non ancora in commercio, arrivano in città 20 mesi prima della manifestazione in modo che le giovani piantine, provenienti da ogni angolo del pianeta, possano svilupparsi e ambientarsi al nostro clima. Durante questo periodo, le rose vengono curate dagli esperti tecnici del Roseto e visionate, a più riprese, da una speciale giuria permanente chiamata a esprimere un giudizio tecnico, senza conoscerne l’origine o la provenienza. Le piante, infatti, sono identificabili solo con un numero. Il giorno del concorso, ogni rosa ha, quindi, un suo punteggio di partenza al quale viene sommato quello espresso dalla giuria internazionale, basato su criteri olfattivi ed estetici (colore, forma del fiore).

Accanto alla giuria internazionale operano altre due Giurie “Speciali” che assegnano il Premio Fragranza e la Rosa dei Bambini, riconoscimento conferito dagli alunni delle scuole primarie. Quest’ultimo premio è stato istituito per la prima volta a Roma nel 2000, e poi riproposto anche in altri prestigiosi concorsi in tutto il Mondo.

Fonte: Comune di Roma | Turismoroma.it

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