Tratto da un romanzo commovente e ancora attualissimo, che racconta di vite sgangherate che
vanno alla rovescia, ma anche di un’improbabile storia d’amore toccata dalla grazia.
Silvio Orlando ci conduce dentro le pagine del libro con la leggerezza e l’ironia di Momò diventando,
con naturalezza, quel bambino nel suo dramma. Un autentico capolavoro “per tutti” dove la
commozione e il divertimento si inseguono senza respiro. Inutile dire che il genio di Gary ha
anticipato senza facili ideologie e sbrigative soluzioni il tema dei temi contemporaneo la convivenza
tra culture religioni e stili di vita diversi. Il mondo ci appare improvvisamente piccolo claustrofobico in
deficit di ossigeno. I flussi migratori si innestano su una crisi economica che soprattutto in Europa
sembra diventata strutturale creando nuove e antiche paure soprattutto nei ceti popolari, i meno
garantiti. Se questo è il quadro quale funzione può e deve avere il teatro. Non certo indicare vie e
soluzioni che ad oggi nessuno è in grado di fornire, ma una volta di più raccontare storie
emozionanti commoventi divertenti, chiamare per nome individui che ci appaiono massa indistinta e
angosciante.
Raccontare la storia di Momo’ e Madame Rosa nel loro disperato abbraccio contro tutto e tutti è
necessario e utile. Le ultime parole del romanzo di Garay dovrebbero essere uno slogan e una
bussola in questi anni dove la compassione rischia di diventare un lusso per pochi: BISOGNA
VOLER BENE
Dal 22 novembre al 3 dicembre 2023
SILVIO ORLANDO – LA VITA DAVANTI A SÉ
Riduzione e regia di Silvio Orlando